Quando si parla di musica e di note è innanzitutto necessario rendere omogeneo e simbiotico il rapporto che regola l’accordatura, le frequenze delle diverse note e le scale musicali. Questa urgenza trova un banco di prova ancor più calzante se si devono eseguire brani a più strumenti o a più voci.
Le tre coordinate cartesiane musicali (altezza, intensità e timbro) sono un modo alquanto piatto per descrivere il grande mistero legato al mondo dei suoni. La base di partenza ha un punto comune: occorre accordare tutti gli strumenti a una stessa nota di riferimento che abbia una ben determinata frequenza e anche una stessa scala.
Studi di laboratorio hanno dimostrato che le onde sonore sono in grado di modificare la pressione sanguigna, la respirazione, il battito cardiaco, la resistenza elettrica della pelle, la sudorazione, la risposta neuroendocrina, la concentrazione e le onde cerebrali. In tale prospettiva il suono influisce profondamente sull’uomo in maniera positiva. Oltre all’aspetto culturale, test ospedalieri confermano gli indubbi benefici dei suoni sulla biologia umana.
Tutti i dati finora raccolti dimostrano che sia auspicabile pensare a delle vere e proprie cliniche di cura, sottoponendo i pazienti alla musica delle 432 oscillazioni, per riportare gli organi nel giusto spettro armonico. Nello specifico, suonare, ascoltare e vivere la musica a 432 Hz riequilibra il corpo e per effetto vibrazionale anche la natura circostante, riattivando il primordiale equilibrio di pace e benessere.
Ma la musica ha anche un impatto informativo sull’uomo. Infatti la quantità di dati sonori creati a 432 Hz non si perdono tra le molecole dei gas presenti nell’aria che trasportano il suono (perché compatibile con la loro struttura molecolare), cosa che invece accade suonando a 440 Hz.
Dilatando questo concetto, ascoltare, suonare e cantare musica, armonizzata alla frequenza del diapason scientifico a 432 Hz, dona beneficio all’intero pianeta e a chi lo abita.
Attualmente la neuropsicologia riconosce alla musica la capacità di stimolare il sistema limbico, la sede più antica del nostro sistema nervoso, dove avviene una integrazione a livello emotivo, istintivo, cognitivo e comportamentale. Alcuni studi condotti presso il Cornell Cancer Prevention Hospital di New York da Mitchell L. Gaynor, su pazienti affetti da gravi patologie, oggi lo portano ad affermare che: “I suoni agiscono su tutti i livelli fisiologici”.
Ancora più importante è il suo ruolo preventivo e terapeutico.
A livello fisico l’ascolto di una musica rilassante fa aumentare la produzione di ormoni, quali l’adrenalina e la dopamina, che hanno il compito di liberare le nostre morfine naturali: endorfine, encefaline e simili. Le endorfine provocano una diminuzione del dolore e della tensione fisica, permettendo il raggiungimento di uno stato di estrema serenità. Le encefaline esaltano il sistema immunitario, stimolando una maggiore produzione di anticorpi.
Non a caso, nelle ultime stagioni il Center of Public Health di Loma Linda, in California, ha riscontrato un netto incremento di molti parametri neuroimmunologici dopo una serie di sedute di musicoterapia.
Questo trattamento psicofisico amplifica la produzione di serotonina (un antideprimente naturale), riduce la secrezione di ormoni da stress e stimola la produzione di betaendorfine (analgesici prodotti dall’organismo), svolgendo una vera e propria funzione di antidoto contro la debolezza fisica e mentale, gli stati di ansia e l’insonnia.
A giudizio unanime dei veri fruitori del mondo dei suoni come il ricercatore scienziato-sciamano Ananda M. Bosmam, la vibrazione di accordi musicali a 432 Hz risulta morbida e luminosa e propone un entertainment più equilibrato e sano per il nostro organismo permettendone l’ascolto anche a volumi di amplificazione inferiori.
La differenza “sostanziale” è molto semplice, ma fondamentale: il suono a 432 Hz è collegato al chakra del cuore, “il chakra del sentimento”, diversamente dalla frequenza a 440 Hz che lavora sul chakra del cervello e il “controllo mentale”.
Indirettamente l’ascolto di musica a 432 Hz ispirata ai cicli d’oscillazione della natura stessa e dell’universo di cui tutti noi facciamo parte: può avere una positiva influenza sullo sviluppo spirituale dell’ascoltatore.
Il Potere Curativo della Musica Vol.1 – Da Pitagora alla Musica a 432 Hz di Sergio d’Alesio
Il noto giornalista critico musicale Sergio d’Alesio è l’autore del libro Il Potere Curativo della Musica Vol. 1 -Da Pitagora alla Musica a 432 Hz con allegato il CD di Capitanata “Therapeutic Health Music” – 432 Hz Natural Notes. Il Giornalista nel suo libro svela il rapporto interattivo che nel corso dei secoli sposa il mondo delle sette note alla cosiddetta scienza dell’intonazione.
Ascoltando la musica proposta da strumenti accordati a 432 Hz, le onde sonore modificano la pressione sanguigna, la respirazione, il battito cardiaco, la resistenza elettrica della pelle, la sudorazione, la risposta neuroendocrina e le onde cerebrali, stimolando il rilassamento della mente e il riequilibrio psicofisico.
Fiammetta Baldassini