Il termine KINESIOLOGIA deriva dal greco kinesis (movimento) e logos (scienza) da qui il significato di “studio del movimento”.
La Kinesiologia applicata risale probabilmente agli studi di Bennet e De Jarnette, chiropratici d’inizio ‘900. Secondo altre fonti invece, il padre della kinesiologia applicata sarebbe G. Goodheart, chiropratico di Detroit, che nel 1964 osservò che il cambiamento della forza muscolare avveniva dopo aver massaggiato alcuni punti, detti neurolinfatici, successivamente scoprì l’esistenza di legami riflessologici tra muscoli, organi interni ed apparati.
Oggi la Kinesiologia è diventata un utilissimo strumento diagnostico per molti medici, chiropratici, dietologi, omeopati, naturopati, operatori olistici, che utilizzano i muscoli come un mezzo per poter “dialogare” con il corpo.
Il Test kinesiologico è la base della kinesiologia e si basa sulla valutazione della forza o della debolezza di alcuni muscoli, che permette di diagnosticare le carenze o gli eccessi di energia. Il test è lo strumento di comunicazione con il corpo, più precisamente con il cervello rettiliano (tronco encefalico), cioè con la parte più antica del cervello, che è collegata all’istinto e alle funzioni legate alla sopravvivenza: respirazione, fame, sete, sonno, riproduzione.
Il test più diffuso è quello dei muscoli della mano, detto test dell’O-ring
La Kinesiologia quindi è una tecnica che utilizza un semplice test muscolare, mediante il quale è possibile individuare squilibri e blocchi presenti a livello fisico, emozionale o energetico. Queste disarmonie possono avere varie origini: esperienze traumatiche vissute in momenti diversi della nostra vita (a partire dal momento del concepimento), ma anche emozioni derivate da conflitti ed eventi vissuti dai nostri avi, che agiscono in noi a livello inconscio. Oppure possono essere parte del “progetto” che il nostro sistema familiare ha creato per noi prima della nostra nascita. Inoltre è possibile che le disarmonie siano “tracce” che risalgono ad esperienze di vite passate.
Il nostro inconscio, che contiene queste informazioni, ci trasmette costantemente preziosi messaggi, che i test kinesiologici ci permettono di decodificare attraverso le risposte muscolari del nostro corpo.
Questa tecnica può essere usata per testare l’utilizzo dei Fiori di Bach e può diventare un prezioso ausilio nei percorsi di consapevolezza e conoscenza interiore, come le Costellazioni Sistemiche e Multidimensionali (sia individuali che di gruppo), perché ci permette di individuare velocemente, dove è localizzato il blocco (sia personale che generazionale) sul quale è necessario intervenire, in quanto ostacolo per il nostro benessere.
Inoltre, dopo il lavoro svolto in costellazione e l’elaborazione (che può essere fatta integrando anche tecniche energetiche come il Reiki), possiamo utilizzare i test kinesiologici per verificare se un conflitto emozionale, psicologico o biologico sia arrivato veramente alla fase di soluzione, o se sono presenti dei sabotaggi inconsci che lo impediscono, al di là di quello che la nostra mente razionale ci suggerisce.
Perché il Corpo non Mente…