Il simbolo della pace è stato ideato da Gerald Holtom nel 1958 e raggiunse il successo con la Campagna per il disarmo nucleare, successivamente divenne simbolo più in generale dell’antimilitarismo.
Forse proprio per questo all’inizio lo stesso Holtom aveva detto di essersi ispirato all’alfabeto semaforico utilizzato nelle segnalazioni nautiche: le lettere N e D, che varrebbero per “Nuclear Disarmament”.
In seguito Gerald lo ha definito, in una lettera scritta a Hugh Brock (redattore di Peace News), come la rappresentazione di se stesso, un individuo disperato, con le mani allargate all’infuori e verso il basso, come il contadino di Goya davanti al plotone d’esecuzione. Ha poi stilizzato il disegno con le linee e facendo un cerchio intorno a racchiudere la scena.
Ci sono varie idee su come in realtà sia nato questo simbolo ma in questo momento non importa come l’ideatore abbia spiegato in maniera logica e razionale come lo ha concepito. Penso sia più utile andare a vedere il significato simbolico arcaico nascosto dietro a questa immagine e in questo caso soprattutto come si lega alle rune.
Le rune sono un antico alfabeto nordico detto fuþark (o futhark) e prende il suo nome dalle prime sei rune dal suo alfabeto ancestrale. Il primo di cui si ha informazioni è l’alfabeto “elder futhark” (antico futhark) composto da 25 rune totali, si conoscono evoluzioni successive del futhark, diverse per numero e forma delle rune. Noi analizzeremo questo simbolo con l’alfabeto elder futhark.
Partiamo da due presupposti, che non vi sono significati negativi delle rune ma solo degli avvertimenti se si trovano, tracciano o escono da una divinazione al contrario per cui partiamo dal significato generale delle rune e che le rune sono anche potenti talismani in ogni direzione vengano tracciati.
Innanzitutto giriamo il simbolo della pace (più avanti capiremo perché) e già possiamo notare che il simbolo centrale è la runa Algiz (in germanico) detta in inglese antico Eohl e in vichingo Ihwar; quindicesima runa dell’alfabeto , la pronuncia se trovata in una frase è “Z”, il suo significato antico è Alce. Per i popoli nordici l’alce è un animale nobile e instancabile, capace di difendersi (e difendere il suo branco) con le sue corna e di resistere alle difficoltà. Algiz rappresenta quindi la forza, la protezione ma anche la generosità e la capacità di aiutare solo per il piacere di farlo. È la runa di chi si mette a disposizione della comunità per assicurarne la pace e il benessere. Cosa significa quindi se troviamo Algiz girato al contrario? L’avvertimento di questa runa è un’esortazione a fugare dalla nostra mente e dal nostro cuore qualsiasi ombra di egoismo o sentimenti pesanti come l’invidia, la gelosia o il rancore. Non serve agire da soli o per il proprio tornaconto, c’è bisogno di raggiungere una maggiore apertura nei confronti degli altri per poter vivere la nostra vita con pienezza e intensità. Come talismano Algiz è un protettore, ci sono anche alcuni simboli nordici di rune intrecciate che sono rappresentati con diversi Algiz che servivano a proteggere i guerrieri in battaglia, inoltre aiuta a stimolare la creatività e la capacità di risolvere i problemi in modo originale e veloce dandoci modo di aiutare o chiedere aiuto agli altri avendo meno resistenze.
Come seconda runa possiamo vedere Odin, la runa muta, in alcuni alfabeti è uno spazio vuoto mentre in altri è rappresentato così: Le rune venivano scritte in maniera molto spigolosa principalmente perché erano incise sulla pietra per cui Odin può benissimo equivalere a un cerchio. Questa runa è speciale, non segue le leggi di interpretazione di tutte le altre rune, non ha nemmeno un “dritto e un rovescio”. Odin non ha un suono, simboleggia il silenzio, la pagina bianca che ancora deve essere scritta. Questa runa rappresenta il caos primordiale da cui tutte le possibilità sono previste e in cui tutto si dissolve. Alcuni la identificano come il “Fato”. Questa runa quando ne accompagna un’altra ne rovescia il significato.
Per cui in conclusione, il simbolo della pace non è altro che un talismano rovesciato di Algiz che con la runa Odin si ribalta nuovamente per tornare col suo significato principale di forza, protezione e amore.
Laura Bertocci