Scrivo questo articolo per esprimere il mio pensiero e le mie riflessioni in merito ad un argomento molto dibattuto:
il compenso economico per le Discipline Olistiche.
Chi sceglie eticamente di affiancare le persone nel loro percorso di Crescita e Guarigione, offrendo supporto e condividendo le proprie conoscenze, non elargisce il proprio operato prettamente con lo scopo di accumulare denaro. Esiste tuttavia un concetto di Equilibrio Cosmico in cui è previsto uno scambio equo ed equilibrato che energeticamente va rispettato, altrimenti chi riceve diviene un “debitore energetico”. Pertanto ogni volta che si riceve qualcosa, si è chiamati a dare qualcosa in cambio (controvalore equo).
E’ necessario comprendere che l’Energia-Denaro non è né positiva né negativa, ma rappresenta semplicemente il mezzo di scambio più diffuso sul nostro Pianeta. Tale scambio risulta accettabile a patto che venga praticato con onestà, consapevolezza, responsabilità e rispetto. Nella valutazione dell’equilibrio tra dare e ricevere è necessario valutare molti aspetti:
– il tempo e l’impegno che l’operatore investe nella propria formazione
– il livello di disponibilità che offre
– la dedizione al lavoro su se stesso, per mantenersi costantemente “presente e centrato”
– la cura che impiega per mantenere gli ambienti in cui lavora “purificati energeticamente”
– le spese sostenute per l’organizzazione del lavoro.
Un operatore che lavora eticamente offre costantemente Amore, Empatia e Presenza, è disposto ad affiancare la persona durante e dopo il lavoro svolto, incontrando anche energie disarmoniche e di bassa frequenza che vanno gestite ed elaborate con responsabilità e competenza. Tutto ciò presuppone un impegno costante a livello psicofisico e spirituale, sempre in diretta connessione con le Leggi che regolano l’Universo.
Chi si rivolge ad un Operatore Olistico che segue questi princìpi sarà tutelato sia per i trattamenti e per le consulenze che riceverà, che per i corsi di formazione nelle varie Discipline (Reiki, Cristalloterapia, Fiori di Bach etc.) che l’operatore potrà offrire. Personalmente ritengo che la misura dello scambio tra “dare e ricevere” sia sempre da contestualizzare e da valutare in rapporto alle esigenze delle singole persone, con disponibilità ed accoglienza di varie soluzioni, nel pieno rispetto reciproco.
Fiammetta Baldassini