Conoscere il REIKI
Prima di entrare in merito alla disciplina del Reiki, ritengo utile fare alcune precisazioni in merito al collegamento fra Energia, Scienza e Realtà manifesta
“C’è un unico Campo di Energia che pervade l’Universo la cui parte percepibile dai nostri sensi viene chiamata Materia”
La Fisica Quantistica ha da tempo dimostrato che tutto è fatto di Energia (inclusi gli esseri umani) e che l’energia è l’unica realtà. La materia “appare” come qualcosa di denso e compatto, ma non lo è nella sua natura più intrinseca, infatti è formata da energia con una frequenza vibratoria che la rende percepibile ai nostri sensi fisici. Tutto ciò che non rientra nel range delle frequenze percepibili dai nostri sensi, viene definito “immateriale”. Dal punto di vista scientifico, la materia non esiste, perché “materiale ed immateriale” sono una distinzione soggettiva dovuta ai nostri sensi limitati: in realtà si tratta di un unico Campo di Energia con intensità diversa.
La materia e l’energia sono dunque due aspetti di una identica realtà. Negli ultimi decenni gli esperimenti di diffusione ad alta energia ci hanno rivelato la natura continuamente mutevole del mondo delle particelle: la materia si è dimostrata capace di trasformazione totale. Tutte le particelle possono essere trasformate in altre particelle, possono essere create dall’energia e possono scomparire in energia.
Nel contesto sopra descritto i concetti classici come “particella elementare”, “materia” o “oggetto isolato” hanno perduto il loro significato: l’intero universo appare come un unico Campo di Energia che si manifesta in vario modo. Il concetto di “Campo” è fondamentale per comprendere che la nostra “percezione di separazione” è solo un’illusione dei nostri sensi, inoltre ci facilita nella comprensione del fenomeno dell’Entanglement o correlazione quantistica, cioè quel fenomeno non riconducibile alla meccanica classica, che spiega l’interazione fra particelle nella meccanica quantistica.
“La materia è un’illusione, l’unica Realtà è il Campo di Energia che forma l’Universo”
Con questa celebre frase Albert Einstein ci conduce alla definizione del Reiki.
Infatti il termine Reiki indica l’unione tra l’Energia dell’Universo (Rei) e l’Energia Vitale, che pervade ogni cosa (Ki).
In questo ideogramma la parola “ReiKi” è espressa in lingua giapponese nei due kanji di cui si compone. Il primo kanji (Rei), rappresenta il Macrocosmo, dove Tutto ha origine e si crea attraverso l’Energia. Il secondo kanji (Ki), rappresenta il Microcosmo e l’Energia Vitale, che in altre culture viene chiamata Prana (traduzione Indù) oppure Mana (culture sciamaniche Hawaiane) e che si manifesta nella materia.
Questa disciplina mette in relazione l’energia personale con l’energia cosmica, pertanto l’operatore Reiki può attingere consapevolmente all’energia dell’Universo e canalizzarla verso di sé o verso gli altri. E’ utile precisare che nella pratica del Reiki, l’operatore non utilizza la propria energia personale (Ki o Prana) come nella pratica della Pranoterapia, ma canalizza appunto l’Energia Universale (Rei) attraverso i canali che tutti abbiamo (Nadi e Meridiani, ben conosciuti da coloro che praticano lo Yoga o la Medicina Tradizionale Cinese, vedi in seguito “Studio dei Chakra”).
Questi sono i Canali utilizzati nella pratica Reiki
E’ utile precisare che il Reiki non ha nessun riferimento a religioni o ideologie politiche e soprattutto non sostituisce, ma diviene complementare, con le terapie medico-sanitarie, integrandosi con esse (vedi in seguito “Reiki in ospedale”), al fine di portare armonia ed equilibrio al nostro Sistema Fisico – Energetico. Non occorrono doti particolari per seguire il percorso di formazione per operatore Reiki, le uniche condizioni necessarie sono:
- avere un obiettivo di Crescita Personale e Spirituale
- la volontà di portare Benessere e Sollievo a se stessi e agli altri
- vivere con Consapevolezza e apertura di Cuore…
Reiki Metodo Tradizionale Mikao Usui
La pratica che utilizza l’Energia Universale a scopo di “guarigione” è conosciuta ed utilizzata da secoli, ma la disciplina denominata Reiki nasce in Giappone nel 1920 dall’esperienza di Mikao Usui (1865 – 1926) e da allora molte sono state le scuole e le metodologie che nel tempo sono nate dalla rielaborazione e modificazione dei suoi insegnamenti. Personalmente ho scelto di acquisire la mia formazione come Operatrice e successivamente come Reiki Master, seguendo il percorso del Metodo Tradizionale Mikao Usui, perché ho sentito il desiderio di seguire gli insegnamenti originali, pertanto i miei Seminari di formazione seguono gli insegnamenti di Mikao Usui Sensei.
Il Metodo Tradizionale Mikao Usui prevede 3 Livelli, attraverso 6 Armonizzazioni (o Iniziazioni):
1° Livello (Shoden) Definito livello Manuale, che prevede 4 armonizzazioni.
2° Livello (Okuden) Definito livello Creativo, che prevede 1 armonizzazione
3° Livello: A (Shihan) Definito livello Spirituale, che prevede 1 armonizzazione
B (Shimpiden) strutturato in un Percorso di formazione al maestrato (Reiki Master)
Il Primo Livello (Shoden) permette alla persona di entrare in risonanza con l’Energia Universale, armonizzando il Rei e il Ki a livello del Cuore. Il Seminario di formazione si svolge in un fine settimana (sabato in orario 15,00 – 18,30 e domenica in orario 9,30 – 18,30) e rende la persona in grado di svolgere le seguenti pratiche:
- Meditazione Reiki
- Autotrattamento
- Trattamento ad altre persone
- Lavoro con i Chakra
- Integrazione del Reiki con Pietre e Cristalli
- Trattamento ad animali e piante
- Trattamento a cibi e bevande
E’ possibile accedere a questo Seminario dopo aver conseguito il Primo Livello Reiki del Metodo Tradizionale Mikao Usui ed aver svolto un periodo di pratica nei trattamenti, che varia da persona a persona. Nel Secondo Livello Reiki (Okuden) si prende consapevolmente contatto con i primi 3 simboli (Shirushi, cioè chiavi energetiche), che sono stati impressi nel corpo aurico durante le Armonizzazioni di Primo Livello. Il Secondo Livello viene definito “mentale” o “creativo” in quanto, mediante l’uso dei simboli e delle capacità creative della nostra mente, è possibile superare le barriere sia di Tempo che di Spazio ed agire nella Dimensione Astrale. Il Seminario di formazione si svolge in un fine settimana (sabato in orario 15,00 – 18,30 e domenica in orario 9,30 – 18,30) e rende la persona in grado di svolgere le seguenti pratiche:
- Meditazione Reiki con i 3 Simboli
- Autotrattamento Mentale
- Protezione energetica personale
- Trattamento ad altre persone sia presenti che a distanza
- Trattamento a più persone contemporaneamente
- Trattamento a situazioni attuali o lontane nel tempo
- Trattamento ad ambienti (purificazione, protezione ed energizzazione)
E’ possibile accedere a questo Seminario dopo aver conseguito il Secondo Livello Reiki del Metodo Tradizionale Mikao Usui ed aver svolto un periodo di pratica nei trattamenti, che varia da persona a persona. Il Terzo Livello A (Shihan) rappresenta per l’operatore l’accesso al Cuore Pulsante del Reiki e il completamento della formazione a livello energetico. Nel Terzo Livello si acquisisce l’uso del quarto Simbolo, quello che viene definito il Simbolo del Maestro, infatti questo livello consente a chi lo desidera, di intraprendere il successivo percorso di Reiki Master. Il Seminario di formazione si svolge in un fine settimana (sabato in orario 15,00 – 18,30 e domenica in orario 9,30 – 18,30) e rende la persona in grado di svolgere le seguenti pratiche:
- Meditazione Reiki specifica con il Simbolo del Maestro
- Trattamento ad altre persone sia presenti che a distanza integrando i 4 Simboli
- Pulizia e purificazione dei Canali Reiki
- Altre tecniche per i trattamenti a persone e situazioni presenti o lontane nel tempo
Inoltre con il conseguimento del Terzo Livello si incrementa il processo di crescita personale e spirituale attraverso lo studio delle Leggi Universali, come Percorso Evolutivo.
Per accedere al percorso di Terzo Livello B è necessario aver conseguito il Terzo Livello A del Metodo Tradizionale Mikao Usui da almeno 6 mesi, aver praticato molti trattamenti integrati all’uso dei 4 Simboli, ma soprattutto occorre l’Intento di percorrere la strada del Reiki con apertura di Cuore ed un costante impegno nel lavorare su se stessi, nella consapevolezza della responsabilità che l’insegnamento di questa disciplina comporta. Con il Percorso di formazione per Reiki Master (Shinpiden) infatti si acquisiscono le conoscenze per formare Operatori Reiki attraverso le Armonizzazioni (necessarie all’accesso ai vari Livelli Reiki), inoltre è previsto un approfondimento delle tecniche Reiki e del percorso personale svolto dall’Operatore nel periodo di conseguimento dei 3 Livelli. La formazione per Reiki Master ha una durata di 6 mesi (un fine settimana al mese, sabato ore 15,30 – 18,30 e domenica ore 9,30 – 18,30) e comprende un affiancamento ai Seminari dei vari Livelli Reiki da me tenuti.
Alla fine del percorso è prevista una verifica della preparazione raggiunta.
Per poter esercitare l’insegnamento l’allievo dovrà creare le proprie Dispense didattiche per i seminari di Primo, Secondo e Terzo Livello A e B.
L’allievo potrà tenere seminari di Terzo Livello B (Reiki Master) non prima di 36 mesi dal giorno del suo diploma di Reiki Master.
Periodicamente è possibile frequentare seminari di aggiornamento per i Reiki Master da me formati.
Oltre ai Seminari dei vari Livelli, organizzo giornate di approfondimento su Meditazioni e Tecniche Reiki Originali Giapponesi, per gli Operatori che hanno già conseguito il Secondo Livello del Metodo Tradizionale Mikao Usui.
In questi Seminari vengono spiegate Tecniche Originali Giapponesi e Meditazioni insegnate dal Maestro Mikao Usui e riscoperte da Frank Arjava Petter
Per esigenze di giorni e orari diversi da quelli previsti per i vari seminari, è possibile accordarsi in base alla disponibilità.
Tutti i corsi possono essere svolti sia individualmente che in piccoli gruppi.
Gli Operatori (di qualsiasi livello) possono accordarsi con me per partecipare di nuovo ai Seminari dei Livelli da loro già conseguiti, ogni volta che lo desiderano o che ne sentono la necessità, inoltre organizzo incontri di Meditazione e Reiki dove gli Operatori possono confrontarsi ed esercitarsi nella pratica dei trattamenti. In occasione di questi incontri, le persone che non conoscono il Reiki, possono acquisire informazioni e provare un trattamento.
La vera storia del Reiki e di Mikao Usui
La disciplina del Reiki secondo il metodo creato da Mikao Usui, è nata in Giappone nel 1922, ma solo dal 1988 si è diffusa in tutto il mondo. Nel primo decennio della sua diffusione le informazioni erano pochissime e si basavano su una leggenda tramandata oralmente da maestro ad allievo, solo nel 2000, grazie a Frank Arjava Petter, è stato possibile disporre di materiale storico preciso. Frank Arjava Petter è un Reiki Master di origine tedesca, che ha vissuto in Giappone dal 1993 al 2000 e proprio durante quel periodo è venuto in possesso di una copia originale del manuale che Usui dava ai suoi studenti. Inoltre nel cimitero del tempio di Saihoji a Tokio, ha trovato la tomba di Mikao Usui, vicino alla tomba si trova un monumento in pietra, con l’incisione della vera storia di Mikao Usui Sensei. Grazie a queste informazioni, Frank Arjava Petter, in collaborazione con Dario Canil, ha scritto il libro “La Vera Storia del Reiki”, che ha permesso la divulgazione di notizie e dati storici precisi sul metodo Reiki creato da Mikao Usui, rendendoli accessibili a tutti gli Operatori e i Reiki Master del mondo.
Questo è il monumento alto 4 metri e largo 2 che si trova vicino alla tomba di Mikao Usui, di seguito riporto la traduzione del contenuto inciso sulla pietra:
La vera storia di Mikao Usui
Il Memoriale di Usui Sensei
Questa è la traduzione del contenuto inciso sulla pietra del monumento eretto in memoria di Mikao Usui. La traduzione dal giapponese all’inglese, da cui è tratta la seguente esposizione in lingua italiana, si deve a Masano Kobayashi, Chetna M.Kobayashi e Frank Arjava Petter:
Chi si applica seriamente e lavora con dedizione su se stesso per migliorare il proprio corpo e il proprio spirito e per diventare una persona migliore è un uomo di grande spirito.
Gli uomini che utilizzano questo grande spirito per il bene della società, per indicare la retta via a molte persone e per fare del bene si chiamano Maestri.
Uno di questi maestri era Usui Sensei. Egli insegnò agli uomini il Reiki Universale.
Innumerevoli persone vennero da lui e lo pregarono di insegnare loro la grande Via del Reiki e di guarirli.
Il suo nome era Mikao, il suo secondo nome Gyoho.
Nacque a Yago, un villaggio nel distretto Yamagata, nella prefettura Gifu.
Il nome dei nonni era Tsunetane Chiba, quello di suo padre Uzaemon e il cognome di sua madre Kawaii.
Egli venne al mondo nel primo anno dell’era-Keio, chiamato Keio Gunnen (1865) il 15 agosto.
Dotato di capacità straordinarie imparò molte cose. Da adulto, per potervi studiare, visitò molti paesi occidentali e anche la Cina.
Sebbene fosse un uomo grandioso con abilità emergenti, conobbe anche la sfortuna. Tuttavia non si arrese e continuò tenacemente il suo apprendimento.
Un giorno si recò sul monte Kurama per ritirarsi nella meditazione e digiunò per 21 giorni. Dopo questi 21 giorni percepì in sé la grande energia Reiki e da allora imparò tutto sul sistema Reiki. Innanzitutto usò Reiki su se stesso e dopo lo sperimentò sulla sua famiglia; ottenendo un buon effetto sui più svariati malanni decise di condividerlo anche con molti altri.
Per far conoscere il Reiki e per renderlo accessibile al pubblico, aprì una clinica a Harajuku, Aoyama, Tokyo nell’aprile del decimo anno dell’era-Taisho (1921). Diresse dei seminari ed effettuò delle sedute di cura-Reiki con molte persone. Innumerevoli persone si recarono da lui e facevano la fila davanti alla sua abitazione per poter essere curate. Nel settembre del dodicesimo anno dell’era-Taisho (1923) il devastante terremoto di Kanto sconvolse Tokyo. Migliaia furono i morti, i feriti e gli ammalati. Usui Sensei, con il cuore colmo di dolore, cominciò a curare in tutta la città le numerose vittime del terremoto.
Ben presto la sua clinica divenne troppo piccola cosicché, nel febbraio del quattordicesimo anno dell’era-Taisho (1925), si trasferì fuori città, a Nakano, dove edificò una clinica nuova.
La sua fama si propagò presto in tutto il Giappone e venne invitato in molti villaggi del Paese. Una volta si recò a Kure, un’altra nella prefettura di Hiroshima e poi in quella di Saga e a Fukuyama.
Durante il suo soggiorno a Fukuyama si ammalò e morì all’età di 61 anni, il 9 marzo del quindicesimo anno dell’era-Taisho (1926).
Il nome di sua moglie era Sadako e il suo cognome da nubile era Suzuki. Avevano un figlio e una figlia. Il figlio, Fuji Usui, diresse l’attività famigliare dopo la morte di Usui Sensei.
Usui Sensei era molto cordiale, semplice e umile, il suo corpo era sano e ben proporzionato. Non si vantava mai e aveva sempre il sorriso sulle labbra, ma non appena aveva delle difficoltà dimostrava ciò che stava in lui.
Era un uomo assai attento. Sotto molti punti di vista era un’anima estremamente virtuosa. Leggeva volentieri e disponeva di vaste conoscenze nell’ambito della psicologia, della medicina, della veggenza e della teologia di tutte le religioni.
L’esperienza di un’intera vita dedita all’apprendimento e alla raccolta di informazioni lo hanno forse aiutato a ricevere e a comprendere il Reiki.
Lo scopo principale del Reiki non è solo la guarigione delle malattie, quanto piuttosto il rafforzamento di tutti i talenti naturali disponibili, l’equilibrio dello spirito, la salute del corpo e conseguentemente il raggiungimento della felicità. Per portare ciò agli altri bisognerebbe seguire i cinque princìpi dell’imperatore Meiji e interiorizzarli profondamente nel proprio cuore.
Recitate questi princìpi ogni mattina e ogni sera:
Solo per oggi non ti arrabbiare
Non ti preoccupare
Sii grato
Lavora con impegno su di te
Sii compassionevole verso il tuo prossimo.
L’obiettivo finale consiste nel comprendere l’antichissimo metodo segreto per attirare a sé la felicità e per scoprire così un procedimento di guarigione valido in generale contro molte malattie.
Quando si seguono questi straordinari princìpi si raggiunge lo spirito silenzioso degli antichi saggi.
Per divulgare il sistema Reiki è importante cominciare da un luogo vicino (voi stessi); non cominciate con cose come la filosofia e la logica, che forse sono distanti da voi.
Create il silenzio e sedete ogni mattina e ogni sera, con le mani incrociate sul petto, nella posizione Gassho o Namasté.
Sentite gli straordinari princìpi, siate limpidi e calmi.
Lavorate sul vostro cuore e tirate fuori le cose dallo spazio silenzioso in voi.
Poiché Reiki comincia profondamente in voi stessi, ognuno lo può esercitare.
Il mondo si trasforma rapidamente, le filosofie cambiano, ma se il Reiki potrà essere diffuso su tutta la terra, esso toccherà i cuori degli uomini e la morale della società. Aiuterà molte persone non solo a guarire le malattie, ma anche la terra.
Più di duemila persone impararono il Reiki da Usui Sensei.
Alcuni lo impararono dai suoi allievi con maggiore anzianità di servizio, cosicché appresero il Reiki anche molte persone che risiedevano in luoghi distanti.
Anche ora, dopo la morte di Usui Sensei, il Reiki continuerà a diffondersi a lungo.
È una benedizione aver appreso il Reiki da lui, aver fatto esperienza della sua grandezza e avere la capacità di ritrasmetterla.
Molti degli allievi di Usui Sensei si sono riuniti per erigere questo monumento nel cimitero del tempio Saihoji, nel distretto Toyotama.
Io sono stato invitato a scrivere queste parole, affinché la sua grandiosa opera continui.
Stimo il suo lavoro nel modo più profondo e voglio dire a tutti i suoi allievi che mi sento onorato di essere stato prescelto per questo compito.
Mi auguro che molte persone capiscano quale grandioso servigio abbia reso al mondo Usui Sensei per gli anni che verranno.
Questa iscrizione è stata redatta dall’Ammiraglio di terzo grado subordinato, quarta classe di servizio Juzaburo Ushida (si pronuncia anche Gyuda) ed editato dal dottore in letteratura, Ammiraglio di terzo grado subordinato Masayuki Okada.
Febbraio 1927
“Il Reiki è l’eredità spirituale di tutti gli esseri viventi, non può essere e non sarà mai, dominio esclusivo di un gruppo di persone.”
Usui Sensei
I 5 Principi del Reiki
I 5 principi Reiki sono delle indicazioni essenziali che Mikao Usui ha appreso dall’Imperatore Meiji (1868 – 1912), con il quale aveva un rapporto di grande stima e rispetto. Questi precetti, nella loro semplicità, sono perfettamente in linea con la filosofia di vita che Mikao Usui ha riportato nella disciplina del Reiki.
Kyo dake wa: Solo per oggi:
- Ikaruna Non ti arrabbiare (Rimani calmo)
- Shinpai suna Non ti preoccupare (Fidati, stai sereno)
- Kansha shite Sii grato
- Go wo hage me Lavora con impegno su di te
- Hito ni shinsetsu ni Sii rispettoso verso gli altri
Metodo Karuna Reiki®
Il termine KARUNA deriva dal Sanscrito ed è usato anche nel Buddhismo, nello Zen e nell’Induismo, per indicare qualsiasi azione finalizzata a diminuire la sofferenza, pertanto potrebbe essere tradotto come “azione compassionevole”. Karuna è la qualità motivante di tutti gli Esseri Illuminati che lavorano allo scopo di portare armonia ed equilibrio alla Terra e agli Uomini. Karuna Reiki offre quindi la possibilità di lavorare in stretta connessione con tutti gli Esseri Illuminati, sia presenti fisicamente che manifestati in altre frequenze vibratorie, che operano per l’Evoluzione dell’Universo.
Il metodo Karuna Reiki® è stato creato e brevettato tra il 1993 e il 1996 da William Lee Rand, Reiki Master fondatore dell’International Center for Reiki Training, con sede nel Michigan (USA).
Dopo la sua formazione come Reiki Master del metodo tradizionale di Mikao Usui (1989), William Lee Rand ha iniziato un percorso di confronto e condivisione con altri Master, sia del metodo Usui che di altri metodi, al fine di ampliare le sue abilità ed acquisire ulteriori informazioni tecniche. In questo percorso ha incontrato il Master Glenn Derrick, allievo di Kathleen Ann Milner (fondatrice del Metodo Sai Baba Reiki, denominato poi Tera Mai™). Glenn Derrick lo ha iniziato a tale metodo e attraverso questa esperienza William Lee Rand è entrato in contatto con Simboli diversi, sia canalizzati da altri Reiki Master (Kathleen Ann Milner, Marcy Miller, Kellie-Ray Marine, Pat Courtney, Catherine Mills Bellamont e Maria Abraham), sia appartenenti a vari metodi Reiki (Tera Mai™ e Tibetano). Successivamente ne ha sperimentato l’energia e la validità, finché nel 1993 ha riunito un gruppo di suoi studenti con qualità percettive altamente sviluppate, interessati a sperimentare Simboli diversi, al fine di sceglierne alcuni da utilizzare in modo complementare al metodo Usui. Senza esserne consapevole stava creando un nuovo metodo, che successivamente è stato “guidato” a chiamare Karuna Reiki® e che ha completato nel 1996 con la fondazione dell’International Center for Reiki Training.
Il metodo Karuna Reiki® è così strutturato:
- Primo Livello che prevede l’attivazione a 4 Simboli
- Secondo Livello che prevede l’attivazione ad ulteriori 4 Simboli
- Terzo Livello (Master) che prevede di essere attivati ad altri 4 Simboli ed al maestrato
E’ possibile accedere alla formazione del metodo Karuna Reiki®, di Primo e Secondo Livello dopo aver conseguito almeno il Secondo Livello del metodo Tradizionale di Mikao Usui.
Per la mia personale esperienza, consiglio di intraprendere il percorso del Karuna Reiki® dopo aver ricevuto l’armonizzazione del Terzo Livello A del Metodo Usui e di essere quindi attivati all’uso del 4° Simbolo, in quanto le Iniziazioni Karuna hanno un livello vibrazionale molto elevato e risultano quindi facilitati coloro che hanno completato la loro formazione energetica.
Per intraprendere il percorso del Maestrato del Karuna Reiki® è necessario essere già Reiki Master del metodo Tradizionale Mikao Usui.
Da quanto detto, è evidente che Karuna Reiki® non è da considerare come un’alternativa al metodo Reiki di Mikao Usui, ma un suo potente ampliamento ed arricchimento, che ne diviene complementare. Nel mio personale cammino sulla strada del Reiki, dopo aver conseguito il livello di Reiki Master del metodo Tradizionale Mikao Usui, ho sentito la spinta e il desiderio di ampliare le mie abilità attraverso l’acquisizione di altri Simboli, per avere la possibilità di agire in modo più specifico e mirato nell’accompagnare le persone verso l’armonia e l’equilibrio, al fine di portare sollievo alla sofferenza ed entrando in connessione con l’Energia di tutti coloro che lavorano per questo stesso Intento, per questo motivo ho scelto di seguire il percorso di formazione del metodo Karuna Reiki® e di affiancarlo al metodo Tradizionale di Mikao Usui.
Karuna Reiki® è un marchio registrato e brevettato, al fine di garantire che l’intero metodo, i suoi Simboli e le sue attivazioni siano dati in modo uguale a tutti i praticanti.
Tutti i Karuna Reiki® Master che divulgano questo specifico metodo devono essere insegnanti certificati e registrati presso l’International Center for Reiki Training ed essere identificati con un numero di registrazione, pertanto è utile verificare che il vostro insegnante sia regolarmente certificato e registrato.
Queste sono le mie credenziali:
FIAMMETTA BALDASSINI Karuna Reiki® Master
Regolarmente iscritta all’International Center for Reiki Training
Numero di registrazione ITM-19-734
Metodo Avanzato Karuna® Reiki
Il Metodo Avanzato Karuna® Reiki (denominato MAK) è un’elaborazione di Dario Canil che partendo dalla sua esperienza di 25 anni di insegnamento del Metodo Reiki Originale di Mikao Usui, ha ampliato il metodo Karuna® Reiki (di cui era insegnante da 23 anni) aggiungendo 4 potentissimi simboli e rivisitando le procedure di iniziazione al fine di semplificarle. Questa decisione è nata a causa di una serie di problematiche burocratiche e amministrative che si sono verificate nel 2021 con l’International Center for Reiki Tranining (ICRT) di William Lee Rand, in merito alla gestione delle registrazioni al ICRT e all’acquisizione del materiale didattico utilizzato nei corsi di formazione. Per questi motivi nel 2022 Dario Canil ha depositato in Italia il Marchio “ Karuna®”, in modo da garantire a tutti coloro che frequenteranno un corso del Metodo Avanzato Karuna® Reiki la certezza di ricevere i medesimi Simboli, la stessa Energia di Guarigione, identiche Attivazioni e materiale didattico originale. Inoltre ha creato l’Elenco Ufficiale dei Master del Metodo Avanzato Karuna® Reiki per tutelare in modo chiaro e trasparente sia gli insegnanti del Metodo Avanzato Karuna® Reiki, sia gli allievi che desiderano intraprendere questo percorso di formazione. Soltanto i Reiki Master che figurano fra i Master accreditati nel suddetto Elenco Ufficiale sono pertanto abilitati ad insegnare il Metodo Avanzato Karuna® Reiki, che mantiene invariato il significato fondamentale del precedente Karuna sintetizzabile in “azione compassionevole”.
COME E’ STRUTTURATO IL METODO AVANZATO KARUNA® REIKI
La struttura del Primo e Secondo Livello resta invariata:
Primo Livello: attivazione ai 4 simboli Karuna di primo livello (seminario di una giornata)
Secondo Livello: attivazione ai 4 simboli Karuna di secondo livello (seminario di una giornata)
Per accedere al Primo e Secondo Livello è necessario aver conseguito almeno il Secondo Livello del Metodo Tradizionale di Mikao Usui, anche se il mio personale consiglio resta quello di aver completato la formazione energetica del Metodo Usui con il conseguimento del Terzo Livello A (per i motivi già descritti nella precedente sezione dedicata al Karuna Reiki).
Il Terzo Livello del Metodo Avanzato Karuna® Reiki che abilita al Maestrato (Reiki Master) è previsto solo ed esclusivamente per coloro che sono già Reiki Master del Metodo Tradizionale di Mikao Usui.
La formazione al Maestrato (seminario di una giornata e mezzo) prevede:
Attivazione ai 4 simboli Karuna del livello Master
Attivazione ad ulteriori 4 simboli canalizzati da Dario Canil
Insegnamento delle procedure di attivazione per le Iniziazioni ai 3 Livelli.
Acquisizione di tutto il materiale didattico in formato pdf per lo svolgimento dei seminari.
Iscrizione nell’Elenco Ufficiale dei Master del Metodo Avanzato Karuna® Reiki.
Seminario rivolto ai Reiki Master Karuna® che desiderano essere aggiornati al METODO AVANZATO KARUNA® REIKI
Per coloro che sono già abilitati come Reiki Master Karuna® è possibile partecipare ad un aggiornamento (upgrade della durata di mezza giornata) al Metodo Avanzato Karuna® Reiki per ricevere le armonizzazione ai nuovi 4 potenti simboli canalizzati da Dario Canil e continuare ad insegnare il Karuna ad un livello vibrazionale ancora più alto. Inoltre questo aggiornamento consentirà di essere regolarmente registrati ed inseriti nell’Elenco Ufficiale dei Master accreditati ed abilitati all’insegnamento del Metodo Avanzato Karuna® Reiki, di apprendere le modalità semplificate per dare le armonizzazioni dei 3 Livelli Karuna e ricevere tutto il materiale didattico in formato PDF per lo svolgimento dei seminari.
Questo seminario di aggiornamento può essere tenuto solo ed esclusivamente da un Master del Metodo Avanzato Karuna® Reiki, regolarmente iscritto all’Elenco Ufficiale.
Queste sono le mie credenziali:
FIAMMETTA BALDASSINI Master del Metodo Avanzato Karuna® Reiki
Iscritta nell’Elenco Ufficiale dei Master del Metodo Avanzato Karuna® Reiki (consultabile sul sito www.reiki.info)
Codice ufficiale di registrazione MAK – 22 – 021
Lignaggio Reiki
Il lignaggio Reiki ha la funzione di un albero genealogico, in quanto indica la linea di discendenza degli insegnanti del Reiki Master, a partire da Mikao Usui, creatore del metodo e passando attraverso i suoi allievi-Master, ramificandosi sempre più, fino ad arrivare ai giorni nostri. La discendenza si intende sempre come una formazione da Master a Master, aver fatto solo alcuni Livelli con un insegnante, senza aver completato la formazione fino al Master, non stabilisce con esso una continuità di discendenza, ovvero non determina un lignaggio.
Per questo motivo ritengo corretto rendere noto alle persone che si rivolgono a me per avere informazioni sul Reiki e agli allievi che scelgono di frequentare i miei corsi di formazione, il mio lignaggio sia del Metodo Tradizionale Mikao Usui, sia del Metodo Karuna Reiki® in quanto l’allievo ha diritto di avere notizie certe sull’insegnamento Reiki che riceverà e sul percorso di formazione del suo insegnante.
Inoltre la conoscenza del lignaggio Reiki ci offre la possibilità di onorare gli insegnanti e i maestri che ci hanno preceduto e di esprimere loro la nostra gratitudine per l’impegno e per le conoscenze che ci hanno trasmesso.
Il mio Lignaggio del metodo Mikao Usui
La mia discendenza dell’insegnamento delle “Tecniche Originali Giapponesi” segue la linea
Il mio Lignaggio Karuna
Lo studio dei Chakra
Per approfondire il funzionamento della disciplina del Reiki è utile conoscere il Sistema Energetico e i Chakra, le loro funzioni e caratteristiche. Secondo la teoria dello yoga, il nostro corpo fisico è attraversato da Energia Vitale (Prana) che regola le nostre attività fisiche, intellettuali e spirituali. Il Prana fluisce nel nostro corpo attraverso dei canali energetici chiamati Nadi (che in lingua sanscrita significa canale), questi canali sono numerosissimi (più di 72.000), ma 3 sono i più importanti: Sushumna, Ida e Pingala.
Sushumna è la nadi principale, inizia alla base della colonna vertebrale e sale in linea retta fino alla sommità della testa. Anche le nadi Ida e Pingala iniziano alla base della colonna vertebrale, ma anziché salire in linea retta, seguono un percorso a spirale, incrociandosi 6 volte prima di terminare fra le sopracciglia.
Nei punti in cui si incrociano le 3 Nadi, hanno sede i primi 6 Chakra
- Il primo si trova alla base della colonna vertebrale
- Il secondo sotto l’ombelico
- Il terzo nella zona dello stomaco
- Il quarto in corrispondenza del cuore
- Il quinto alla base della gola
- Il sesto in mezzo alle sopracciglia, dove terminano Ida e Pingala
- Il settimo è alla sommità della testa, dove termina Sushumna
I Chakra principali sono 7 ed ognuno di loro, oltre ad avere caratteristiche specifiche, è associato a determinati organi fisici e funzioni mentali o spirituali.
La parola chakra, in Sanscrito significa “ruota, cerchio o vortice” ed è utilizzata per indicare i Centri Energetici, che hanno il compito di assorbire l’Energia Universale, metabolizzarla e distribuirla nel corpo fisico, collegandolo ai vari corpi energetici che compongono l’Aura.
I Chakra visti in prospettiva presentano una forma a cono e dal 2° al 6° hanno una parte anteriore ed una corrispondente posteriore. Il 1° è rivolto verso il basso e canalizza l’Energia della Terra verso il Cielo, il 7° è rivolto verso l’alto e canalizza l’Energia del Cielo verso la Terra.
Descrizione dei Chakra e principali caratteristiche
Se avviene uno squilibrio energetico a livello di un Chakra, si determinerà una disarmonia fisica in uno o più organi ad esso associati, per questa ragione è importante mantenere il flusso energetico il più possibile armonico ed equlibrato. Lo squilibrio energetico può essere di 3 tipi: disarmonia, eccesso o carenza. Con il Reiki è possibile trattare i Chakra e riportare equilibrio ed armonia, facilitando così il funzionamento del corpo fisico e la stabilità dello stato emotivo.
Primo Chakra MULADHARA (radicamento)
Colore Rosso
Elemento Terra
Detto anche Loto dai 4 petali. La funzione principale di questo Chakra è connessa all’istinto di sopravvivenza e al soddisfacimento dei bisogni primari: nutrimento e sicurezza, inoltre rappresenta il collegamento con le nostre radici terrene. Gli organi collegati sono: le ghiandole endocrine surrenali, l’apparato genitale, l’intestino crasso, la vescica, l’apparato scheletrico, la muscolatura e il sistema nervoso autonomo. Uno squilibrio energetico del primo chakra può essere collegato a traumi di nascita e allontanamento dalla madre, si manifesterà con sintomi fisici collegati agli organi indicati, inoltre se l’energia è in eccesso avremo sintomi emotivi quali paura, rabbia, aggressività e possessività, mentre una carenza energetica porterà all’insicurezza, all’instabilità emotiva, alla mancanza di punti di riferimento e all’incapacità di fissare obiettivi. Questo Chakra è la sede dove l’Energia Kundalini giace addormentata in attesa di essere risvegliata, nel percorso evolutivo verso l’Illuminazione. Muladhara si evolve dal 4° mese di gestazione al 12° mese di età.
Secondo Chakra SVADHISTHANA (emozioni)
Colore Arancio
Elemento Acqua
Detto anche Loto dai 6 petali. La funzione principale di questo Chakra è collegata alla capacità di provare emozioni, inoltre è connesso alla procreazione e alla sessualità. Gli organi collegati sono: l’apparato riproduttivo, i reni, il sistema linfatico e il sistema immunitario. Uno squilibrio energetico del secondo Chakra può essere collegato a traumi di abuso sessuale e manipolazione emotiva, si manifesterà con sintomi fisici inerenti agli organi in relazione, mentre un eccesso di energia porterà ad avere sbalzi di umore, rapporti sessuali compulsivi e ricerca eccessiva del piacere fisico. Quando invece l’energia è carente avremo senso di colpa, chiusura verso le emozioni, tendenza all’isolamento e resistenza al cambiamento. Questo Chakra si trova nella zona dell’Hara, definita nelle filosofie orientali come “il Mare della Vita” che è la sede dove l’operatore Reiki riceve ed accumula l’Energia Reiki, che poi trasmette durante i trattamenti. Svadhisthana si evolve dal 4° al 24° mese.
Terzo Chakra MANIPURA (volontà)
Colore Giallo
Elemento Fuoco
Detto anche Loto dai 10 petali. La funzione principale di questo Chakra è collegata alla forza di volontà e all’affermazione del potere personale. Gli organi corrispondenti sono: il pancreas, il fegato, la cistifellea, la milza e l’intestino tenue. Uno squilibrio energetico del terzo Chakra può essere collegato a traumi di maltrattamento e umiliazione e si manifesterà con sintomi fisici riferiti agli organi interessati. Se l’energia è in eccesso avremo prepotenza, bisogno di controllare e manipolare gli altri, arroganza e desiderio di potere. Invece la carenza di energia porterà bassa autostima, atteggiamento da vittima, senso di impotenza e vergogna. La zona dove risiede questo Chakra viene anche definita Plesso Solare. Manipura si evolve dal 18° mese ai 4 anni.
Quarto Chakra ANAHATA (cuore)
Colore Verde
Elemento Aria
Detto anche Loto dai 12 petali. Questo Chakra rappresenta il centro dell’intero sistema energetico, infatti congiunge i 3 Chakra inferiori (più inerenti alla materialità) con i 3 Chakra superiori (più inerenti alla spiritualità). La sua funzione principale è collegata all’Amore incondizionato, la compassione e l’empatia. Gli organi corrispondenti sono: il cuore, il sistema circolatorio, i polmoni e il timo. Uno squilibrio del quarto Chakra può essere collegato a mancanza di amore, esperienze di lutto e tradimento, si manifesterà con sintomi fisici collegati agli organi corrispondenti. Un eccesso di energia porterà a sacrificarsi eccessivamente per gli altri, a sentirsi smisuratamente coinvolti dal dolore altrui, mentre una carenza di energia provocherà la paura del contatto, la tendenza alla solitudine, il sentirsi indegni di amore e il temere l’abbandono. Anahata si evolve dai 4 ai 7 anni.
Quinto Chakra VISHUDDHA (epressione e creatività)
Colore Blu
Elemento Etere
Detto anche Loto dai 16 petali. La funzione principale di questo Chakra è collegata all’espressione, alla comunicazione e alla creatività. Gli organi collegati sono: la gola, le orecchie, la tiroide, l’apparato respiratorio. Uno squilibrio del quinto Chakra può essere collegato traumi di violenza verbale, segreti non rivelati e divieto di espressione, si manifesterà con sintomi fisici inerenti agli organi collegati. Un eccesso di energia provocherà iperattività, impulsività e impazienza, se invece l’energia è carente avremo difficoltà ad esprimere ciò che proviamo, timidezza e impedimento nella comunicazione. Vishuddha si evolve dai 7 ai 12 anni.
Sesto Chakra AJNA (intuizione)
Colore Indaco (oppure Viola)
Elemento Spirito (Energia nella Creazione)
Detto anche Loto dai 2 grandi petali. La funzione principale di questo Chakra è collegata all’intuizione e alla visione, è la sede di tutte le memorie (conscie ed inconscie). Gli organi in relazione sono: l’ipofisi, gli occhi e il sistema nervoso centrale. Uno squilibrio del sesto Chakra può essere collegato ad un trauma causato dall’ambiente ostile e repressivo nei confronti delle percezioni extrasensoriali, si manifesterà con sintomi fisici inerenti agli organi collegati. In caso di energia in eccesso avremo incubi, allucinazioni e debolezza nei Chakra inferiori, se invece l’energia è carente avremo insonnia, difficoltà a ricordare i sogni e una razionalità eccessiva. Questo Chakra viene anche definito come “il terzo occhio”. Ajna si evolve dai 10 ai 20 anni.
Settimo Chakra SAHASRARA (connessione con il Divino)
Colore Violetto (oppure Bianco)
Elemento Spirito (Energia oltre la Creazione)
Detto anche Loto dai 1000 petali. La funzione principale di questo Chakra è collegata alla spiritualità, alla capacità di trascendere la materialità e all’accesso al Divino. L’organo collegato è la ghiandola pineale (o epifisi). Uno squilibrio del settimo Chakra può essere collegato ad un trauma di imposizione di religiosità o negazione dell’espressione spirituale, si manifesterà con sintomi fisici legati alla produzione ormonale. Un eccesso di energia porterà ad una dissociazione dal corpo e difficoltà delle percezioni fisiche, mentre una carenza di energia provocherà difficoltà verso il cammino della coscienza e della consapevolezza e paura della morte, inoltre avremo eccesso di energia nei Chakra inferiori. L’evoluzione di Sahasrara inizia dai 15-18 anni e prosegue per l’intera esistenza.
Ogni Chakra ha la sua corrispondenza in una determinata zona della mano
- 1° Chakra fascia del polso
- 2° Chakra dito pollice
- 3° Chakra dito medio
- 4° Chakra dito mignolo
- 5° Chakra dito indice
- 6° Chakra dito anulare
- 7° Chakra zona del palmo
“La l’obiettivo del Reiki è il rafforzamento dei talenti personali, il conseguimento dell’equilibrio tra Spirito, Corpo e Mente, al fine del raggiungimento della Felicità.”
Sensei Mikao Usui
Reiki in ospedale
Ancora una volta è utile sottolineare che il Reiki non intende sostituirsi alla medicina tradizionale, né ad alcuna terapia sanitaria, può tuttavia essere un valido strumento di integrazione nel trattamento delle varie problematiche. Inoltre è doveroso ricordare che una CORRETTA modalità di trattamento NON prevede diagnosi mediche, né psicologiche e NON prevede la prescrizione o la somministrazione di farmaci.
Ritengo però utile portare a conoscenza che ad oggi negli USA sono più di 800 gli ospedali che hanno inserito i trattamenti Reiki in vari reparti. L’uso del Reiki si è rivelato utile sia sui pazienti che sul personale ospedaliero, che essendo costantemente a contatto con situazioni dolorose e di emergenza viene a trovarsi in uno stato di forte stress (burnout).
Pertanto la pratica Reiki è stata rivolta sia ai pazienti per velocizzare i processi di autoguarigione e per portare sollievo dalla sofferenza fisica ed emotiva, sia agli operatori sanitari per aiutarli a sciogliere lo stress e ad aumentare la loro “centratura”.
Anche in Italia si sta diffondendo, in diversi ospedali la pratica della disciplina Reiki in affiancamento alla terapia tradizionale:
ROMA
- Istituto Nazionale Tumori Regina Elena
- Ospedale San Filippo Neri
MILANO
- Ospedale San Carlo Borromeo
TORINO
- Ospedale San Giovanni Battista
- Clinica Universitaria dell’Ospedale S. Anna
- Ospedale Le Molinette
ASTI
- Ospedale Cardinal Massaia
NAPOLI
- Fondazione Pascale
FOGGIA
- Ospedali Riuniti
Inoltre a VICENZA è stata introdotta l’integrazione di trattamenti Reiki nel programma del Ser.T per le tossicodipendenze e l’alcolismo.
Reiki e Animali
Le caratteristiche del Reiki sono tali da renderlo ideale negli animali, in quanto è un trattamento non invasivo, dolce, rispettoso e gentile. Si può operare su tutto il corpo dell’animale, ma anche solo sulla parte problematica. Gli animali che è possibile trattare con il Reiki vanno da quelli più piccoli (criceti, uccellini, tartarughe, pesci…), fino ai classici animali domestici (cani, gatti, conigli…) per arrivare agli animali di stazza più grande come i cavalli e le mucche.
Gli animali percepiscono chiaramente l’Energia che viene fatta fluire verso di loro e spesso si rilassano fino ad addormentarsi durante i trattamenti. Questa percezione energetica deriva dai loro chakra, molto simili a quelli umani, ma allo stesso tempo anche differenti, per questo motivo è necessario uno specifico approfondimento della loro struttura energetica, al fine di agire nel modo più utile e funzionale per il loro benessere.
Per tutti coloro che vivono in stretto rapporto con gli Animali avere la possibilità di imparare a fare trattamenti Reiki rappresenta una grande risorsa, per questo motivo ho strutturato un Seminario Integrativo dedicato a tutti gli operatori del settore benessere per gli animali (veterinari, addestratori, pet-caring e pet -sitter, operatori di pet-therapy, volontari dei centri di recupero e rifugi, toelettatori).
Possono partecipare a questo Seminario coloro che sono già operatori Reiki (di qualsiasi Livello) oppure può essere un’integrazione al seminario di Primo Livello Reiki del Metodo Tradizionale di Mikao Usui e ai seminari dei Livelli successivi (che permettono di svolgere trattamenti sempre più mirati e specifici) rivolta a coloro che desiderano dedicare una particolare attenzione agli Animali.
Oltre a trattare l’animale con il Reiki come prevenzione quando sta bene, è possibile trattarlo nei seguenti casi:
- ferite e contusioni
- intossicazioni e avvelenamenti
- malattie varie
- maltrattamenti passati (che causano paura, ansia o aggressività)
- accompagnamento verso la morte
Nel trattamento Reiki, così come in tutti i trattamenti olistici vanno rispettate sempre e comunque le diagnosi e le terapie veterinarie, di cui il Reiki rappresenta una tecnica non sostitutiva, ma complementare ed integrativa.
“Diffondere il principio della Natura Sacra di tutti gli Esseri viventi e del valore degli Animali come compagni di viaggio su questo Pianeta, rappresenta una manifestazione dell’Amore Universale trasmesso attraverso la pratica del Reiki”
Secondo la Legge Italiana il Reiki rientra nell’ambito delle Discipline Olistiche ed è pertanto regolato ai sensi della Legge n. 4 del 14 gennaio 2013
Non è facile descrivere a parole un trattamento Reiki, solo attraverso la diretta esperienza è possibile valutarne gli effetti e il profondo coinvolgimento su tutti i livelli del nostro Essere.
Per questo motivo propongo gli Incontri di Meditazione e Reiki, dove è possibile acquisire informazioni sul Reiki e sperimentare un breve trattamento di prova, inoltre l’incontro prevede una meditazione di gruppo. La pratica della Meditazione, conosciuta e utilizzata da secoli, offre un valido strumento per raggiungere equilibrio e benessere, perché ci permette di entrare in contatto con parti di noi che racchiudono grandi risorse, alle quali però non siamo stati abituati ad attingere. Le meditazioni che io propongo hanno l’obiettivo di imparare a direzionare consapevolmente la nostra attenzione al fine di uscire dagli schemi mentali nei quali siamo soliti muoversi. Attraverso la meditazione creiamo uno Spazio dove possiamo entrare in contatto con la nostra parte più profonda per contattare le Energie che agiscono dentro di noi e imparare a modificarne la vibrazione. Tramite la visualizzazione guidata, la meditazione ci permette di focalizzarsi e portare energia ad un intento specifico… (per approfondimenti consultare la sezione dedicata alla Meditazione).
Integrare la Meditazione al Reiki significa portare Armonia a tutti i livelli dell’Essere (fisico, emotivo, mentale e spirituale)
E’ un’esperienza di Empatia, Comprensione e Rispetto… in una parola Reiki è Amore
Grazie Mikao Usui Sensei